La riabilitazione Pelvi-Perineale per lui
È la branca della fisioterapia che si occupa delle disfunzioni dei muscoli del pavimento pelvico e degli organi pelvici (vescica e retto). È una terapia non farmacologica che si articola in un percorso rieducativo volto alla presa di coscienza del perineo e alla sua corretta attivazione.
Cos’è il pavimento pelvico?
È la zona muscolare alla base del bacino che si estende dal pube fino al coccige e sostiene gli organi interni alla cavità pelvica ossia: vescica, uretra, prostata, vescichette seminali e ultime porzioni del colon.
È costituito da una parte muscolare più interna e profonda e da una parte più superficiale detta perineo che corrisponde alla zona tra i testicoli e l’ano.
Insieme ai legamenti il pavimento concorre all’equilibrio posturale, alla mobilità di tutto il corpo, alla respirazione ed è essenziale per le funzioni urinarie, fecali e sessuali.
Quali sono i problemi e i disturbi nell’uomo che si possono curare con la fisioterapia e la riabilitazione del pavimento pelvico?
Quali sono i disturbi nell’uomo che si possono curare con la riabilitazione pelvi-perineale:
L’incontinenza urinaria che può manifestarsi con gravità variabile, da perdite di poche gocce fino alla perdita completa del contenuto vescicale e con caratteristiche diverse:
- da sforzo (dopo un colpo di tosse o in seguito ad un cambiamento posturale come alzarsi o sedersi);
- da urgenza / frequenza (bisogno impellente di urinare, aumentato numero di minzioni quotidiane > 8, necessità di urinare la notte);
- da sgocciolamento post-minzionale (piccole perdite subito dopo aver urinato);
In alcuni casi questi disturbi urinari possono essere associati a ridotta potenza sessuale.
- L’incontinenza fecale e/o ai gas (trovare le mutande sporche anche dopo aver correttamente liberato l’intestino e praticato una buona pulizia);
- le disfunzioni erettili (spesso conseguenti ad interventi alla prostata). Poca o scadente erezione anche in presenza di desiderio sessuale forte;
- l’eiaculazione precoce. Difficoltà nella gestione dei tempi dell’orgasmo. Impossibilità di resistere alle contrazioni che portano all’eiaculazione;
- i prolassi rettali o emorroidali;
- il dolore perineale (prostatite, cistite interstiziale, dolore al coccige, dolore a livello anale);
- la Sindrome del dolore pelvico cronico;
- le emorroidi, ragadi e fistole anali.
Quali sono i disturbi nell’uomo che si possono curare con la riabilitazione pelvi-perineale:
L’incontinenza urinaria che può manifestarsi con gravità variabile, da perdite di poche gocce fino alla perdita completa del contenuto vescicale e con caratteristiche diverse:
- da sforzo (dopo un colpo di tosse o in seguito ad un cambiamento posturale come alzarsi o sedersi);
- da urgenza / frequenza (bisogno impellente di urinare, aumentato numero di minzioni quotidiane > 8, necessità di urinare la notte);
- da sgocciolamento post-minzionale (piccole perdite subito dopo aver urinato);
In alcuni casi questi disturbi urinari possono essere associati a ridotta potenza sessuale.
- L’incontinenza fecale e/o ai gas (trovare le mutande sporche anche dopo aver correttamente liberato l’intestino e praticato una buona pulizia);
- le disfunzioni erettili (spesso conseguenti ad interventi alla prostata). Poca o scadente erezione anche in presenza di desiderio sessuale forte;
- l’eiaculazione precoce. Difficoltà nella gestione dei tempi dell’orgasmo. Impossibilità di resistere alle contrazioni che portano all’eiaculazione;
- i prolassi rettali o emorroidali;
- il dolore perineale (prostatite, cistite interstiziale, dolore al coccige, dolore a livello anale);
- la Sindrome del dolore pelvico cronico;
- le emorroidi, ragadi e fistole anali.
Il pavimento pelvico dell’uomo può indebolirsi per diverse cause:
- i postumi di intervento chirurgico alla prostata specie quelli di asportazione totale (prostatectomia radicale) in caso di tumore;
- l’invecchiamento;
- la sindrome della vescica iperattiva e la ritenzione urinaria sub-completa da ostruzione cronica allo svuotamento (ipertrofia prostatica);
- le infezioni ricorrenti (cistiti, prostatiti, uretriti);
- le malattie neurologiche acquisite (m. di Parkinson, malattie muscolari degenerative, ictus cerebrale..);
- i continui colpi di tosse che mettono sotto sforzo la muscolatura del pavimento pelvico;
- la stitichezza prolungata;
- i lavori pesanti e le attività sportive che richiedono un’intensa sollecitazione dei muscoli del bacino (corsa, bicicletta, sollevamento pesi e carichi);
- i traumi alla regione sacrale (ex cadute sul sedere);
- la vita sedentaria;
- l’eccesso di peso o l’obesità;
- la poca conoscenza della muscolatura perineale, la scarsa consapevolezza e l’incapacità di attivazione di questi muscoli.
Perché sottoporsi alla Fisioterapia Pelvi-Perineale?
- Ristabilire la coordinazione, la forza e la resistenza della muscolatura del pavimento pelvico nei casi di ipotono (muscolatura debole);
- Rilassare e distendere la muscolatura del pavimento pelvico nei casi di ipertono (muscolatura rigida e/o dolorosa);
- Riprendere il controllo per una adeguata funzione dell’apparato urinario, fecale e sessuale.
Come si svolge la prima visita?
La fisioterapista, dopo un’attenta anamnesi attraverso il colloquio e la visione della documentazione clinica del paziente, procederà all’esame obbiettivo per valutare:
- la postura e l’allineamento del bacino;
- la respirazione;
- le ampiezze di movimento degli arti inferiori, della pelvi, della colonna vertebrale e del torace;
- l’eventuale presenza di punti dolorosi (trigger points);
- l’aspetto dei genitali esterni;
- la sensibilità e i riflessi dell’area perineale.
La valutazione dei muscoli del pavimento pelvico, che sono interni alla pelvi, avverrà con l’esplorazione digitale del retto. Sarà così possibile stabilire se presentano:
- contratture, rigidità, trigger points (ipertono);
- debolezza (ipotono).
Inoltre si potranno valutare la forza e la resistenza di questi muscoli ma soprattutto la capacità del paziente di attivarli e rilassarli correttamente. Tutte le informazioni raccolte serviranno per redigere, qualora fosse necessario, un programma riabilitativo che condiviso con il paziente tenga conto delle sue aspettative in rapporto alle reali possibilità di trattamento.